Correva la stagione 2005/06, era la
prima Fiorentina dell'era Prandelli-Corvino, una squadra piena di
nuovi innesti e carica di grandi sogni. In attacco un acerbo Pazzini
faceva da riserva ad uno scatenato Luca Toni, Stefano Fiore ricamava
assist da vero numero 10 e Montolivo era solamente una bella
promessa. Nonostante il freddo di gennaio, i tifosi gigliati erano
caldi per un mercato che, a detta di molti, avrebbe dovuto regalare
alla squadra un grande colpo. Il giocatore in questione era Nemanja
Vidic, allora difensore dello Spartak Mosca, vicinissimo ad indossare
la casacca viola dopo un anno e mezzo passato in Russia.
Il giocatore serbo avrebbe dovuto
completare un reparto composto, tra gli altri, da Dainelli, Gamberini
e Krøldrup, contribuendo a dare solidità e sicurezza. L'accordo tra
il difensore e il direttore sportivo viola era già stato trovato, ma
un colpo di sfortuna cambiò le carte in tavola: il Manchester United
perse per infortunio Rio Ferdinand, e cosi decise di puntare forte
sul giocatore corteggiato dai viola. L'offerta dei Red Devils fu
troppo alta per lasciare dubbi. Il serbo prese la strada di
Manchester, di Sir Alex Ferguson, dei soldi e dei trofei...lasciando
con l'amaro in bocca l'intera tifoseria viola. Nonostante la stretta
di mano che proprio Corvino aveva raccontato a tutti prima
dell'apertura del mercato di di gennaio, dando l'affare praticamente
per definito (e definitivo).
L'intuizione dell'allora direttore
sportivo, se fosse andata in porto, sarebbe stata geniale, perché
nei successivi anni Vidic si confermò uno dei migliori difensori
d'Europa. Affiancato a Ferdinand, ha fatto le fortune del club
inglese per più di otto primavere. Stagioni in cui ha alzato al
cielo cinque campionati inglesi, una Champions League e una Coppa del
mondo per club.
Adesso, però, il difensore classe 1981
è nerazzurro, è alla corte di Walter Mazzarri e per la prima volta
abbiamo l'opportunità di vederlo calcare il campo dell' Artemio
Franchi. I fiorentini lo avrebbero tanto voluto in viola, invece
questa sera giocherà da avversario. La Fiorentina che fu vicinissima
al suo ingaggio non c'è più: allenatore e direttore sportivo sono
altrove e la rosa è stata completamente rivoluzionata (fatta
eccezione per capitan Pasqual), ma i Della Valle ci sono ancora. E
allora, se non altro, potrebbe essere la giusta occasione per
restituire l'ormai celebre borsa della Tod's regalatagli da Corvino
ben 8 anni e mezzo fa.
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