lunedì 6 ottobre 2014

Vidic, la stretta di mano e la borsa tod's

Correva la stagione 2005/06, era la prima Fiorentina dell'era Prandelli-Corvino, una squadra piena di nuovi innesti e carica di grandi sogni. In attacco un acerbo Pazzini faceva da riserva ad uno scatenato Luca Toni, Stefano Fiore ricamava assist da vero numero 10 e Montolivo era solamente una bella promessa. Nonostante il freddo di gennaio, i tifosi gigliati erano caldi per un mercato che, a detta di molti, avrebbe dovuto regalare alla squadra un grande colpo. Il giocatore in questione era Nemanja Vidic, allora difensore dello Spartak Mosca, vicinissimo ad indossare la casacca viola dopo un anno e mezzo passato in Russia.

Il giocatore serbo avrebbe dovuto completare un reparto composto, tra gli altri, da Dainelli, Gamberini e Krøldrup, contribuendo a dare solidità e sicurezza. L'accordo tra il difensore e il direttore sportivo viola era già stato trovato, ma un colpo di sfortuna cambiò le carte in tavola: il Manchester United perse per infortunio Rio Ferdinand, e cosi decise di puntare forte sul giocatore corteggiato dai viola. L'offerta dei Red Devils fu troppo alta per lasciare dubbi. Il serbo prese la strada di Manchester, di Sir Alex Ferguson, dei soldi e dei trofei...lasciando con l'amaro in bocca l'intera tifoseria viola. Nonostante la stretta di mano che proprio Corvino aveva raccontato a tutti prima dell'apertura del mercato di di gennaio, dando l'affare praticamente per definito (e definitivo).
L'intuizione dell'allora direttore sportivo, se fosse andata in porto, sarebbe stata geniale, perché nei successivi anni Vidic si confermò uno dei migliori difensori d'Europa. Affiancato a Ferdinand, ha fatto le fortune del club inglese per più di otto primavere. Stagioni in cui ha alzato al cielo cinque campionati inglesi, una Champions League e una Coppa del mondo per club.
Adesso, però, il difensore classe 1981 è nerazzurro, è alla corte di Walter Mazzarri e per la prima volta abbiamo l'opportunità di vederlo calcare il campo dell' Artemio Franchi. I fiorentini lo avrebbero tanto voluto in viola, invece questa sera giocherà da avversario. La Fiorentina che fu vicinissima al suo ingaggio non c'è più: allenatore e direttore sportivo sono altrove e la rosa è stata completamente rivoluzionata (fatta eccezione per capitan Pasqual), ma i Della Valle ci sono ancora. E allora, se non altro, potrebbe essere la giusta occasione per restituire l'ormai celebre borsa della Tod's regalatagli da Corvino ben 8 anni e mezzo fa.

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