lunedì 22 aprile 2013

-1 dal sogno Champions League

Neanche i più fantasiosi sarebbero riusciti a prevedere un Fiorentina-Torino cosi strano, bello, pazzesco. La partita sembrava già chiusa dopo meno di quaranta minuti dal fischio d'avvio ma non era altro che l'inizio di un'incredibile escalation di emozioni. La squadra di Montella parte fortissimo e in pochi minuti riesce a colpire ben tre volte (Cuadrado, Aquilani e Ljajic) senza lasciare al Toro possibilità di replica. Il palleggio é fluido, le belle giocate vengono facili e tutto sembra come nelle migliori delle previsioni.
A fine primo tempo i granata accorciano e le squadre vanno negli spogliatoi sul punteggio di 3 a 1.

Il secondo tempo inizia come nessuno si sarebbe mai aspettato. Il Torino, rinvigorito dal gol in chiusura di primo tempo, entra in campo con la volontà e la forza per imporre il proprio gioco, mettere alle corde i viola e riacciuffare il pareggio. 
La Fiorentina sembra in trans, non riesce a reagire né a riorganizzarsi. Montella prova qualche cambio sperando che le forze fresche o un lampo dei nuovi entrati facciano la differenza. E cosi è.
Una bella giocata del subentrato Matias Fernandes inizia un'azione al limite dell'area di rigore del Toro che si conclude con il tiro di Romulo ed il gol del 4 a 3 finale.
Sono tre punti di straordinaria importanza.

Nella sera il Milan affronta la Juventus a Torino, dove cade per 1 a 0 con gol di Vidal su calcio di rigore.
La classifica parla chiaro: Milan 59 Fiorentina 58. Un solo punto divide le due squadre a 5 partite dalla fine e tutto sembra riaperto e possibile per i gigliati.

La partita di ieri pomeriggio, anche se conclusa positivamente, deve comunque far riflettere. Per come è maturata e come è finita. La squadra ha avuto un black out inspiegabile e durato per quasi tutto il secondo tempo. La spiegazione, forse, sta nel fatto che, una volta raggiunto il 3 a 0, gli uomini di Montella non hanno voluto infierire ulteriormente sul gemellato Torino e cosi hanno smesso di giocare. La Fiorentina però è una squadra che ha sempre bisogno di giocare al massimo, di creare e tenere alta la concentrazione e il ritmo altrimenti rischia di diventare preda degli avversari, come è avvenuto ieri. Forse pecca ancora di leziosità e non è capace di gestire la gara sotto ritmo come invece fanno le grandi squadre.
Allo stesso tempo, riesaminando la partita, dobbiamo anche sottolineare il cuore di questi ragazzi che sono riusciti a credere in un risultato obiettivamente difficile per come si era messa la gara. Ieri abbiamo avuto la dimostrazione che in questo campionato tutto è possibile, anche ritrovarci a -1 dal sogno Champions a cinque giornate dalla fine...con l'obbligo di crederci più che mai.

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