A fine primo tempo i granata accorciano e le squadre vanno negli spogliatoi sul punteggio di 3 a 1.
Il secondo tempo inizia come nessuno si sarebbe mai aspettato. Il Torino, rinvigorito dal gol in chiusura di primo tempo, entra in campo con la volontà e la forza per imporre il proprio gioco, mettere alle corde i viola e riacciuffare il pareggio.
La Fiorentina sembra in trans, non riesce a reagire né a riorganizzarsi. Montella prova qualche cambio sperando che le forze fresche o un lampo dei nuovi entrati facciano la differenza. E cosi è.
Una bella giocata del subentrato Matias Fernandes inizia un'azione al limite dell'area di rigore del Toro che si conclude con il tiro di Romulo ed il gol del 4 a 3 finale.
Sono tre punti di straordinaria importanza.
Nella sera il Milan affronta la Juventus a Torino, dove cade per 1 a 0 con gol di Vidal su calcio di rigore.
La classifica parla chiaro: Milan 59 Fiorentina 58. Un solo punto divide le due squadre a 5 partite dalla fine e tutto sembra riaperto e possibile per i gigliati.
La partita di ieri pomeriggio, anche se conclusa positivamente, deve comunque far riflettere. Per come è maturata e come è finita. La squadra ha avuto un black out inspiegabile e durato per quasi tutto il secondo tempo. La spiegazione, forse, sta nel fatto che, una volta raggiunto il 3 a 0, gli uomini di Montella non hanno voluto infierire ulteriormente sul gemellato Torino e cosi hanno smesso di giocare. La Fiorentina però è una squadra che ha sempre bisogno di giocare al massimo, di creare e tenere alta la concentrazione e il ritmo altrimenti rischia di diventare preda degli avversari, come è avvenuto ieri. Forse pecca ancora di leziosità e non è capace di gestire la gara sotto ritmo come invece fanno le grandi squadre.
Allo stesso tempo, riesaminando la partita, dobbiamo anche sottolineare il cuore di questi ragazzi che sono riusciti a credere in un risultato obiettivamente difficile per come si era messa la gara. Ieri abbiamo avuto la dimostrazione che in questo campionato tutto è possibile, anche ritrovarci a -1 dal sogno Champions a cinque giornate dalla fine...con l'obbligo di crederci più che mai.
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