Ieri sera siamo stati tutti spettatori di un grande successo della nazionale italiana contro la Germania di Low, Ozil, Neuer, Schweinsteiger, Muller ecc..
Per novanta minuti siamo stati superiori alla nazionale tedesca sul piano del gioco, delle idee, della mentalità.
![](http://img.thesun.co.uk/multimedia/archive/01538/prandelli_1538805a.jpg)
Quella di ieri sera è sicuramente la vittoria di un gruppo che ha saputo fare quadrato, trovare una propria serenità interna, allontanare le voci che provenivano dall'esterno e mostrare un gran bel calcio, fatto di passaggi palla a terra, un solido centrocampo che ha saputo alternare grinta e fantasia con Pirlo, De Rossi, Montolivo e Marchisio, una difesa sempre attenta e una certezza in porta rappresentata da Gigi Buffon.
Nonostante quanto detto ritengo che il maggior merito delle belle prestazioni e vittorie contro Inghilterra e Germania siano figlie soprattutto di Cesare Prandelli, della forza, coerenza e coraggio con le quali ha fatto le sue scelte e le ha portate avanti fin qui. Non era semplice puntare, come ha fatto lui, su Cassano e Balotelli, rilegare in panchina il bomber Di Natale, Giovinco e un Diamanti sembrato in piena forma. Fin qui ha avuto ragione Cesare.
Se l'Italia non avesse espresso un gioco, se fosse stata eliminata ieri sera, o ancor prima, l'allenatore sarebbe stato accusato come primo responsabile del fallimento azzurro, quindi adesso, in situazione opposta, è giusto sottolineare quanto da lui fatto e dare a Cesare quel che è di Cesare.
Ricordo un'Italia vincente con Lippi, ma non ricordo un'Italia cosi bella ed autoritaria contro le grandi squadre.
Adesso voliamo a Kiev per la finalissima contro la Spagna...non sarà impresa facile battere i campioni d'Europa e del mondo in carica ma ci proveremo. Vincere il torneo sarebbe un sogno per milioni di italiani...ma comunque vada un gran sogno ci è già stato regalato da Cesare con questa splendida Italia.