Terminate le Olimpiadi possiamo finalmente tirare le somme su questa trentesima edizione dei Giochi. Nella città ospitante i giudizi che hanno preceduto l'inizio della competizione erano negativi, si temeva per l'ordine pubblico e per i tanti sprechi in un momento cosi difficile per l'economia mondiale. Oggi, non solo possiamo dire che tutto è andato liscio dal punto di vista della sicurezza e dell'organizzazione, ma che i Giochi sono stati un successo anche sul piano economico: 13 sono i miliardi di euro spesi per la preparazione dell'evento, delle strutture, la ristrutturazione di alcune parti di Londra, a fronte dei quali si sono registrati 11 miliardi tra incassi più indotti, stadi sempre pieni e afflusso di turisti notevole.
Per ciò che riguarda la spedizione azzurra ci sono state alcune belle sorprese ma anche dei flop come quello che riguarda il nuoto con la Pellegrini. Nonostante ciò l'Italia torna a casa con ben 28 medaglie, 8 delle quali d'oro, 9 d'argento e 11 di bronzo, posizionandosi cosi all'8° posto per numero di medaglie vinte.
Risultati positivi sono venuti dalla scherma, tiro con l'arco e a volo, canoa, pugilato e pallanuoto.
Durante lo svolgimento delle Olimpiadi la comitiva azzurra è stata scossa dalla positività al test antidoping di Alex Schwazer, atleta italiano impegnato nella marcia e medaglia d'oro ai Giochi di Pechino del 2008. Nessuno, tra coloro che stavano più vicino al ragazzo, si è reso conto del dramma che stava vivendo, quel sentirsi obbligati a vincere ed essere un campione, ad ogni costo. Questo stato d'animo ha indotto Alex ad andare contro valori sportivi fondamentali per l'immagine che vogliamo dare alle nuove generazioni. L'atleta, in lacrime, si è detto terribilmente dispiaciuto dell'accaduto sottolineando come la passione per lui fosse diventata una sorta di tortura.
Tra i grandi dello sport ricordiamo Usain Bolt che è riuscito a battere ogni record esistente e Roger Federer che conquista l'argento, perdendo in finale contro Murray...questi si che sono esempi di sportività da tramandare ai nostri figli.