lunedì 30 gennaio 2012

Djokovic re del tennis mondiale

Ieri sera Novak Djokovic si è confermato numero 1 e bestia nera dello spagnolo Nadal.
Al termine di una sfida infinita, durata 5 ore 53 minuti (finale di Slam più lunga della storia), Rafael Nadal deve inchinarsi al nuovo re del tennis (5-7, 6-4, 6-2, 6-7, 7-5).
Il match è iniziato con un set a favore del numero 2 al mondo, che poi per i successivi due set è rimasto a guardare il gioco da fantascienza del serbo. Nadal sperava in un crollo fisico dell'avversario, tant'è che riesce a strappare il quarto set e prolungare il match fino al quinto, dove però Djokovic chiude sul 7 a 5 ed entra nella storia.
I numeri del giocatore nato a Belgrado sono incredibili: classe 1987, è l'unico ad aver vinto cinque Master 1000 consecutivi in un anno; è il terzo giocatore ad aver superato i 10 milioni di dollari vinti in un anno; ha vinto cinque Slam, il terzo a Melbourne, ed è il quinto giocatore dell'era Open a conquistare tre titoli dello Slam consecutivi (prima di lui Rod Laver, Pete Sampras, Roger Federer e proprio Rafael Nadal).
L'anno appena passato è da record: vince 70 match su 76 disputati; vince Australian Open (in finale con Murray), a Dubai (Federer), BNP Paribas Open (Nadal), a Miami (Nadal), Serbia Open (Lopez), a Madrid (Nadal), a Roma (Nadal), Wimbledon (Nadal), a Toronto (Fish), US Open (Nadal)..
..e il rischio per il tennista serbo è che questo appena iniziato sia una fotocopia di vittorie come l'anno passato.

lunedì 9 gennaio 2012

Leo Messi nella storia del calcio!

E con questo sono tre...tre palloni d'oro a soli 25 anni (da compiere il 24 giugno).
Stiamo parlando di Lionel Messi, fuoriclasse argentino del Barça, che oggi si è aggiudicato il terzo pallone d'oro consecutivo (distaccando largamente il rivale C. Ronaldo) ed è entrato di diritto nella storia del calcio.
Soltanto 4 giocatori (Johan Cruijff, Michel Platini, Marco Van Basten e Leo Messi appunto) sono riusciti a vincere per tre volte l'ambito premio che da oltre cinquant'anni premia il calciatore che più di ogni altro si ditingue per qualità, classe e trofei vinti nell'anno solare.
Il terzo Pallone d'oro arriva a coronamento di un anno incredibile, l'ennesimo, costellato di goal, assist, grandi giocate e tante vittorie. Il Barcellona infatti, guidato da uno strepitoso Leo, oltre ai soliti Iniesta e Xavi a centrocampo, ha vinto tutto ciò che era possibile vincere (Liga, Champions League, Supercoppa di Spagna, Super Coppa Uefa, Coppa del mondo per club).
Messi in questa squadra di extraterrestri si è distinto come uomo in più, giocatore capace di fare la differenza e di trascinare alla vittoria i catalani totalizzando 53 reti in 55 partite ufficiali e collezionando un numero impressionante di assist per i compagni.
C'è chi, nell'edizione precedente del Pallone d'oro, mormorava che altri avrebbero meritato di vincere al posto del giocatore di Rosario, ma una cosa è certa, se il criterio di assegnazione del premio è quello del talento, credo non si potesse premiare nessun altro giocatore che non fosse Messi.
I numeri e i trofei vinti dicono che Lionel è, ormai da anni, il giocatore più forte che attualmente calca i terreni di gioco: 5 volte la liga, 1 Coppa di Spagna, 5 Supercoppe di Spagna, 3 Champions League, 2 Supercoppe Uefa, 2 mondiali per club, 3 Palloni d'oro, 1 Fifa World player, 1 Scarpa d'oro, 1 Campionato del mondo Under-20 e un Oro olimpico con l'Argentina, 210 gol fatti in 295 partite ufficiali disputate nel Barcellona.
Ciò che invece dovremmo chiederci è se questo Messi possa davvero essere accostato al più grande giocatore della storia del calcio, cioè Diego Armando Maradona.
Se a livello tecnico il paragone può starci (entrambi hanno caratteristiche funamboliche palla al piede, altezza simile e stesso piede preferito, il sinistro), la cosa che più stona in questo confronto sono le vittorie del "Pibe de Oro" non solo in Spagna (col Barça) ma anche in Italia, alla guida di un Napoli, modesto, che arrivò a vincere 2 volte lo Scudetto alla fine degli anni '80. Inoltre sono da sottolineare le grandi vittorie di Maradona con la Nazionale Argentina (Messico '86) paragonate a prestazioni non troppo entusiasmanti della "pulce".
Quello che gli amanti del calcio, e i sostenitori di Messi, si augurano è che un giorno Leo, dopo aver vinto ancora molto con il Barcellona, decida di seguire le orme calcistiche di Diego e decida di portare il suo talento anche lontano dalla città di Gaudi, per dimostrare una volta per tutte che il paragone con Maradona non è poi cosi un'utopia.